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Come prepararsi alle vacanze in barca a vela

Concedersi una vacanza in barca a vela può essere un'esperienza molto coinvolgente ed emozionante, ma se ci si approccia a questa avventura per la prima volta nel corso della propria vita il rischio di farsi sorprendere da qualche inconveniente o imprevisto è piuttosto elevato. Ecco perché vale la pena di prepararsi all'appuntamento, tenendo presente che il divertimento deve sempre coniugarsi con il rispetto dell'ambiente e del mare. Nessuna paura, comunque: la barca a vela è adatta a tutti, dai bambini agli anziani, e può essere considerata una sorta di scuola di vita che abbina la capacità di relazione con il contatto con la natura. Chi desidera potenziare il proprio spirito di squadra può trovare in questa esperienza uno strumento decisamente utile; ma, sia chiaro, nulla vieta di affrontare una vacanza in barca a vela in solitaria.

vacanze in barca a vela

L'importanza dello spirito

Per essere certi che la vacanza abbia il successo auspicato, quello che importa è lo spirito, vale a dire l'attitudine con cui ci si prepara. In assenza di personale di servizio a bordo, per esempio, è importante entrare nell'ottica delle idee che chiunque si dovrà occupare di tutto, sia per sé che per gli altri. Che si tratti di rimettere in ordine, di cucinare, di buttare i rifiuti, di lavare i piatti, di aiutare lo skipper al momento dell'ormeggio, di fare la spesa o di dedicarsi a qualunque altra attività, è importante non rimanere con le mani in mano e darsi da fare, anche per evitare potenziali attriti e litigi con i compagni di viaggio. Dividersi i compiti è imprescindibile, e se proprio non si è in grado di arrivare a un accordo ci si può affidare alla supervisione dello skipper.

La gestione degli spazi

Non è superfluo mettere in evidenza che, a bordo di una barca a vela, gli spazi sono ristretti, e pertanto la loro gestione assume un ruolo di primaria importanza: tutti gli spazi devono essere rispettati, e ciò vale a maggior ragione per quelli in comune. Vietato, dunque, lasciare gli asciugamani in giro, appoggiare la macchina fotografica dove capita, dimenticarsi di mettere a posto i piatti, e così via. Lo skipper impone, in particolare, di non ingombrare il tavolo da carteggio, che è quello a portata di mano nello spazio destinato alla cucina e al pranzo, la dinette. Su quel tavolo, infatti, trovano posto gli strumenti di bordo e la radio.

Come ci si veste?

Se non si è mai andati in barca a vela, è più che legittimo domandarsi quali siano i capi di abbigliamento più adatti per questo tipo di esperienza. Ovviamente, tutti i vestiti che si indossano devono risultare il più possibile funzionali: la praticità è il primo aspetto a cui si ddeve prestare attenzione. In giornata c'è bisogno di magliette o di canottiere con le quali ripararsi dal sole, e per lo stesso motivo occorrono gli occhiali da sole, meglio se con le lenti polarizzanti, e un cappellino; non bisogna mai dimenticare che in mezzo al mare la rifrazione della luce è molto forte. Di sera, però, le temperature possono scendere in modo consistente, ed è per questo che non si può fare a meno di una felpa o di un golfino, per contrastare l'umidità.

Per sicurezza, è sempre consigliabile avere a portata di mano un k-way, o comunque un capo che consenta di proteggersi dalla pioggia e dal vento; stesso discorso per i pantaloni lunghi, a maggior ragione nel caso in cui si sia consapevoli di soffrire il freddo in misura notevole. Le scarpe che dovranno essere usate a bordo, infine, devono essere munite di una suola di gomma liscia.

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